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martedì 16 dicembre 2008

Gesù in lotta col male

LA STORICITÀ DI GESÙ
Gesù in lotta col male


Guarigioni ed esorcismi
L'ATTESTAZIONE DEI VANGELI – Nella sua vita pubblica Gesù non ha operato solo guarigioni di persone affette dalle più diverse malattie; ha anche "scacciato demoni", cioè ha liberato persone possedute dal demonio. Si tratta di una attività che per Gesù è di estrema importanza. Talvolta essa è associata alla guarigioni dalle malattie (cfr. Lc 13,32), altre volte alla predicazione (cfr. Mc 1,39). Volendo descrivere la persona di Gesù al pagano Cornelio, Pietro dice che Gesù di Nazareth "passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui" (At 10,38).

MALATTIA E POSSESSIONE DEMONIACA – In realtà, nella maggior parte dei casi ricordati dai vangeli, i miracoli di guarigione compiuti da Gesù sono distinti dalle espulsioni dei demoni (vedi, ad esempio, Mc 1,29-31; 1,40-45; 2,1-12; 3,1-6; 5,24-34; 5,35-43; 7,31-37; 8,22-26; 10,46-52). Solo in alcuni casi la malattia è legata alla possessione diabolica, cosicché Gesù, cacciando il demonio, guarisce il malato (cfr. Mt 12,22; Mc 9,17-18; 5,3-4).

UNA GRANDE ATTIVITÀ – Gesù ha svolto una vasta attività di esorcista, sia in territorio ebraico, sia fuori di esso (cfr. Mt 4,24) e ha dato anche ai suoi discepoli il potere di fare esorcismi. Egli, infatti, costituisce il gruppo dei Dodici "perché stessero con lui e anche per mandarli a predicare e perché avessero il potere di scacciare i demoni" (Mc 3,14-15).



Perché Gesù caccia i demoni?
LA REAZIONE DEI CONTEMPORANEI – Di fronte a questi fatti, come reagiscono i contemporanei di Gesù? Le folle sono entusiaste e, insieme, fortemente meravigliate. Invece, per gli scribi e i farisei, Gesù è uno stregone che compie operazioni di magia con lo scopo di sedurre la gente (cfr. Mt 12,24). Per i farisei, dunque, il fatto è reale: Gesù scaccia veramente i demoni. Solo che li scaccia per il potere che gli viene da Beelzebul, il capo dei demoni. Questa accusa di stregoneria lanciata contro Gesù ha lasciato una traccia nel giudaismo posteriore: nel Talud (Sin 43a) si legge: "alla vigilia di Pasqua venne impiccato Gesù [...] perché aveva praticato la magia, sedotto Israele e causato l'apostasia [del popolo]". Col passare del tempo, l'insinuazione dei farisei dovette far breccia in molte persone, tanto che una folle ostile a Gesù arriva a dirgli: "Tu hai un demonio" (Gv 7,20; cfr. anche Gv 8,48.52).

CHE COSA RAPPRESENTA PER GESÙ L'ESPULSIONE DEI DEMONI? – In risposta all'accusa dei farisei – essere alleato di Satana – Gesù offre una argomentazione complessa (cfr. Mt 12,25-28). Egli parte da una similitudine di un regno che è diviso in se stesso: in questa situazione, è destinato alla rovina. Anche il regno di Satana, se è diviso in se stesso, per il fatto che Satana combatte contro se stesso, non può durare, ma va in rovina. È dunque impossibile che Satana combatta contro se stesso e per questo Gesù non può scacciare i demoni in nome di Satana. Del resto – argomenta ad hominem – se così avviene, i discepoli dei farisei in nome di chi compiono le medesime azioni? A questo punto Gesù tira la conclusione: "ma se io scaccio i demoni per virtù dello Spirito di Dio, è certo giunto tra voi il regno di Dio" (Mt 12,28). La cacciata dei demoni, per Gesù, è dunque il segno della venuta del regno di Dio e della potenza del suo Spirito tra gli uomini.



La lotta contro il Male
Ma c'è di più. La liberazione delle persone possedute dal demonio s'inserisce inuno scenario assai più ampio: quello della lotta di Gesù contro il Male. Male - è estremamente importante notarlo, per evitare equivoci e false interpretazioni – che per Gesù non è una astrazione o un'espressione per indicare il lato tenebroso, caotico e irrazionale, e talvolta mostruoso e orribile, della storia umana e del cuore dell'uomo, e non è neppure una figura simbolica, la personificazione, cioé del male nel mondo e nell'uomo, ma è un Essere spirituale personale, una Presenza e una Potenza reale, che Gesù indica con vari nomi: Satana (Lc 10,18), il malvagio (Mt 13,19), il Nemico (Mt 13,39), il Potere delle tenebre (Lc 22,53), il Maligno (Gv 17,15), il Principe di questo mondo (Gv 14,30), il Menzognero e il Padre della menzogna (Gv 8,44). Satana è il Forte (Lc 11,21) che lotta contro Gesù. Questa lotta inizia mentre Gesù nel deserto si prepara a predicare il regno di Dio, continua durante tutta la vita pubblica di Gesù e si conclude con la sua morte sulla croce.

GESÙ E SATANA – Ma se Satana è il Forte, Gesù è il più Forte. In particolare, è con la passione e la morte di Gesù che Satana viene sconfitto e il potere suo e dei suoi "angeli" (cioè i demoni), di cui egli è il capo, il "principe", e che con lui e sotto di lui formano un "regno" (cfr. Mt 12,26), è distrutto, nel senso che non è più invincibile e non può più nuocere agli uomini, se essi stessi non ne diventano volontariamente schiavi o se, una volta che lo siano divenuti, si lasciano liberare da Gesù e dai suoi discepoli nel suo nome.

LO STILE DELLA LOTTA – Questa lotta di Gesù contro Satana è condotta da lui con uno "stile" particolare, per cui egli si discosta profondamente dagli esorcisti del suo tempo. Anzitutto perché colloca l'espulsione dei demoni in rapporto strettissimo e diretto con la venuta del regno di Dio. In secondo luogo, perché caccia i demoni "come uno che ha potere" (Mc 1,22): "comanda" agli spiriti immondi e questi gli obbediscono. In terzo luogo, non compie nessuna delle pratiche di esorcismo, più o meno magiche, che compivano i suoi contemporanei. Egli caccia i demoni con la sola forza della parola!

LE CREDENZE AI TEMPI DI GESÙ: GESÙ LE HA CONDIVISE? – Al tempo di Gesù non c'era soltanto la credenza dei diavoli, ma si credeva anche che i diavoli, con il loro influsso malvagio, causassero malattie e disastri; si credeva pure che i demoni fossero i ministri della vendetta divina. Il problema è molto delicato e presenta due aspetti: l'uno riguarda l'atteggiamento di Gesù circa la credenza popolare nel mondo demoniaco; l'altro riguarda la "realtà" che Gesù attribuisce ai demoni. Circa il primo aspetto, per Gesù il mondo diabolico è una realtà. Su di esso Gesù non specula per quanto riguarda la natura e l'origine: afferma soltanto che esso è in opposizione a Dio e mira a rovinare e a tormentare l'uomo. Da notare che Gesù distingue sempre tra possessioni e malattie. Circa il secondo aspetto, vi è un "realismo" della visione che Gesù ha del mondo demoniaco: Satana e i demoni sono essi reali, non figure simboliche del male. La sua lotta contro Satana ha a che fare col mistero più profondo e più inaccessibile della storia umana. È la lotta del "mistero della salvezza" (mysterium salutis) contro il "mistero dell'iniquità" (mysterium iniquitatis). Perciò ogni tentativo di "demitizzazione" non solo incontra difficoltà storiche insormontabili, ma immiserisce e banalizza la figura di Gesù, perché ne fa un credulone - se non si rendeva conto della sciocchezza di credere negli spiriti – o un imbroglione, se non credeva nel demonio e tuttavia, per guadagnare l'ammirazione e la simpatia della gente, compiva esorcismi, pur non credendo in quello che faceva.

UNA DOMANDA CRUCIALE – Ma, se Gesù ha realmente lottato contro Satana e se realmente ha espulso i demoni dalle persone possedute da essi, dando a tutto ciò il significato della presenza del regno, si pone ancora una volta il problema: chi è Gesù di Nazareth?



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http://holy.harmoniae.com/gesu_07_male.htm

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